Un paio di mesi fa,  con Federico Tirone, abbiamo fatto qualche webinar su alcuni argomenti: durante una di queste Federico ha SVELATO che non usiamo il digitale per qualsiasi cosa a prescindere!!!

Pazzesco, pechè il digitale è il progresso, per cui è per forza la cosa migliore 👍

Quello che non dobbiamo mai dimenticare nella nostra professione è che siamo sempre tenuti a  guardare in faccia la realtà e sopratutto le evidenze🤓, evidenze che in molti casi sono osservabili, e non solo quelle che le aziende vogliono propinarci e vendere per loro a discapito nostro e della qualità dei nostri lavori!

Il presupposto x sostituire una qualsiasi procedura o tecnica produttiva con un’altra è che questa deve sempre garantirci un livello qualitativo almeno uguale, se non migliore, del risultato ottenibile con la tecnica precedente e se questa prima condizione viene garantita deve permetterci un risparmio economico o di tempo produttivo.

Visto che l’era del digitale, per ora, non ci ha mai dato un risparmio in termini economici, infatti l’acquisto delle attrezzature, dei software, dei materiali, senza parlare dell’acquisizione delle competenze è assolutamente più esoso rispetto alle tecniche tradizionali dobbiamo avere per forza un risparmio in termini di tempi di produzione!!!

Fortunatamente questa è una reale condizione che si sta venendo a creare!!!

Fatta una breve introduzione all’argomento, durante la webinair, qualcuno contestava il fatto che per la riabilitazione di denti frontali, in regione estetica, Io e Federico preferiamo l’impronta analogica in quanto allo stato attuale è assolutamente più precisa rispetto all’intraorale🧐.

Va infatti preso in considerazione tutto il processo produttivo!

Pur ammettendo che la qualità delle impronte intraorali ha raggiunto livelli altissimi, bisogna comunque fare i conti col fatto che verosimilmente, nella maggioranza dei casi estetici, i restauri e in particolare modo gli elementi singoli, vanno stratificati per ottenere il corretto grado di integrazione; per farlo dobbiamo dunque realizzare dei modelli di lavoro con una stampante 3D i quali, in base alla qualità della stampante, delle resine usate, e dei settaggi impostati ci possono produrre dei modelli di lavoro più o meno verosimili ed affidabili. Le stampanti comunemente usate nei laboratori odontotecnici, tralasciando tutto il discorso della veridicità delle proporzioni dei modelli ottenuti, stampano a circa 50/100 micron, e sicuramente l’indicazione consigliabile per questi modelli è di 50 micron.

Articolo x blog labo

Bene questa è la risoluzione di un modello stampato nel mio laboratorio con una stampante da circa 12/13 mila euro (tanto x non fare pubblicità ma x dare un’idea di affidabilità dell’apparecchiatura usata) con uno spessore del layer a 50 micron

Vi sembra di vedere tessitura dentale Naturale?

Qualcuno potrà obbiettare il fatto che ci sono aziende, stampanti e sopratutto resine ,vero tallone d’Achille, che hanno una risoluzione molto superiore che gli permette di realizzare anche casi singoli frontali perché gli riproducono la tessitura superficiale deidenti naturali 🧐

NON CREDO PROPRIO!

Qui sotto vi faccio vedere una foto fatta con la stessa qualità ed impostazioni della precedente, di un modello realizzato da una delle aziende leader italiane che mi ha confermato il fatto che solitamente loro stampano questo tipo di modelli a 30/40 micron

Articolo x blog labo

Vi sembra tanto meglio? E sopratutto c’è veramente qualcuno in grado di riconoscere la tessitura dentale?

Ma andiamo avanti, ho preso ad esempio un altro modello realizzato da un’altra  azienda.

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Diciamoci la verità, questo modello non sembra male, anche se mi incuriosisce molto il fatto che le vestibolari siano molto lisce e lo zoccolo e le occlusali siano molto scalinate 🤷‍♂️ misteri della fede… ma di questo modello non conosco il ciclo produttivo ne l’attrezzatura e i trattamenti fatti…

Per cui, per farla breve, prima di scegliere una tecnica anziché un altra decidete bene che strada intraprendere per ottenere il risultato Migliore!

Però diciamocelo, la digitalizzazione di alcune lavorazioni sta diventando una vera manna, infatti, sia che il lavoro venga fatto model-free, sia quando è necessarioio un modello per la finalizzazione del lavoro, questo nuovo approccio lavorativo digitale porta notevoli vantaggi.

Rimane comunque il fatto che ottenere un modello stampato 3D, richiede una procedura che comprende varie sfere di competenza, di cui non tutti sono a conoscenza, anche perché sovente le aziende ci vendono le attrezzature e poi ci abbandonano nella sperimentazione del loro utilizzo, ecco che allora sovente inizia un vero e proprio calvario odontotecnico che nei casi peggiori può sfociare nella disfatta.

A questo proposito voglio mettervi a disposizione un video-corso GRATIS che ti metterà nelle condizioni di usare la tua stampante!!!

VIDEO GRATIS

GODITELA!!!!!!!!!!!

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